Baseball per non vedenti allo Sraffa di Crema

Un iniziativa all'insegna dello sport e dell'integrazione con i giocatori della Leonessa Bxc di Brescia e quelli degli Old Rags di Lodi

Baseball per non vedenti allo Sraffa di Crema
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Una lezione diversa quella che ha coinvolto questa mattina, due classi dell’indirizzo professionale, servizi commerciali e tecnico turistico,  della sede di via Piacenza dell’istituto Sraffa di Crema.

Baseball per non vedenti

Nell’aula polivalente, nell’ambito del progetto “L’essenziale è invisibile agli occhi”, tecnici e giocatori della Leonessa Bxc di Brescia e degli
Old Rags di Lodi hanno introdotto gli studenti nel modo del baseball per non vedenti. Prima però è stato affrontato il tema della disabilità visiva e dell’importanza dello sport quale momento di integrazione, poi è stata descritta l’esperienza della Leonessa Bxc, la squadra di baseball per ciechi e ipovedenti di Brescia.

Old Rags e Leonessa Bxc allo Sraffa

La disciplina è nata proprio in Italia, da un’idea di Alfredo Meli, sviluppata con un gruppo di ex giocatori di baseball degli anni sessanta e settanta a Bologna: dal 2018 è diventata una disciplina paralimpica, integrata nella Federazione Italiana Baseball e Softball (FIBS). Non è certo una cosa facile, colpire con una mazza di legno una pallina e poi correre in attacco, verso le quattro basi nel buio più totale. Ed invece si può e lo hanno dimostrato i tecnici delle due società ospiti dello Sraffa, che hanno descritto l’evoluzione di questa nuova disciplina, evidenziandone le particolarità, a cominciare dalla pallina utilizzata, che contiene dei particolari sonagli per permettere ai ricevitori di individuare la direzione del lancio. Anche la posizione di ogni base è indicata con specifici segnali sonori, ed ogni squadra schiera 5  giocatori, più un assistente di seconda base vedente, incaricato di aiutare i compagni in fase difensiva.

 

L’ex studente alla guida della Leonessa

Dalla teoria alla pratica il tratto è breve: il tempo necessario per spostarsi dalla scuola alla sede del centro sportivo san Luigi, per la dimostrazione in palestra.
“A Lodi ancora non c’è una squadra di baseball per i ciechi, ma su sollecitazione di Gaspare Pagano –racconta Massimo Bastoni, tecnico degli Old Rags – stiamo cercando di promuovere questa disciplina e di farla conoscere soprattutto tra i giovani, per tirar fuori dal guscio quei ragazzi che vorrebbero fare qualcosa, ma che invece, non essendoci le possibilità nel territorio, restano a casa”. Ed al san Luigi, c’erano anche Lorenzo De Regny e Fabio Giurleo dell’Associazione italiana baseball giocato da ciechi (Aibxc) oltre a Ciccio Roda e Pierandrea Pavesi degli Old Rags Lodi e ai ragazzi della Leonessa Bxc, guidati proprio da Gaspare Pagano, ex studente Sraffa, ora massofisioterapista, consigliere ed esterno centro numero 17 della Leonessa Bxc.

Lo sport come veicolo di integrazione

Nel corso della mattinata anche la visita gradita del vice sindaco Michele Gennuso, che si è cimentato in prima persona nella dimostrazione guidata dai tecnici della Leonessa. Per Stella Soncini, docente di scienze motorie dello Sraffa, “Una bellissima iniziativa, che fa emergere la grande passione dei tecnici che hanno scelto la nostra scuola per promuovere questa disciplina. Siamo fieri di aver ospitato questi ragazzi, Gaspare in particolare, nostro ex allievo – conclude la docente – ed anche questa esperienza, nell’ottica dell’inclusione e dell’integrazione, dimostra ancora una volta il grande valore che ha lo sport e l’importanza della sua pratica, anche a scuola”.

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