Ztl a Crema, critiche le associazioni di categoria: "Solo svantaggi per tutti"

In un documento condiviso l'indignazione per essere state coinvolte nella decisione solamente a posteriori.

Ztl a Crema, critiche le associazioni di categoria: "Solo svantaggi per tutti"
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Ztl a Crema, le associazioni di categoria critiche nei confronti del progetto dell’Amministrazione Bonaldi: “Ci saranno solo svantaggi per tutti”.

Ztl a Crema, le associazioni scrivono a Gramignoli

Dall’incontro tra le associazioni di categoria tenutosi lo scorso 28 febbraio nella sede di Asvicom Cremona per discutere le perplessità che emergerebbero nell’applicazione della nuova ZTL già approvata dalla Giunta del sindaco Stefania Bonaldi, è emerso un documento condiviso tra le categorie economiche da sottoporre all’attenzione di Matteo Gramignoli, assessore al Commercio del Comune di Crema.

“Posto che il metodo del confronto tra Amministrazione comunale e categorie economiche rappresenta un momento imprescindibile della pianificazione del programma di sviluppo della nostra città – scrivono le associazioni – e appurato che, in più di un’occasione, l’attuale Amministrazione si è dimostrata “refrattaria” al dialogo e quando ha attivato il confronto non ha tenuto in minima considerazione le proposte frutto delle istanze delle imprese – vedasi questione piazza Garibaldi, pianificazione Natale 2018, via Cadorna – con il presente documento siamo a stigmatizzare che, ancora una volta, veniamo coinvolte nella questione a posteriori senza aver avuto prima la possibilità di partecipare criticamente alla possibile costruzione della nuova ZTL”.

“Solo svantaggi per tutti”

“Dai vari incontri che abbiamo avuto è emerso che non esistono vantaggi misurabili e benefici evidenti dall’applicazione di questa
‘imposizione’ urbanistica bensì esistono solo svantaggi per cittadini, pensionati, utenti delle Poste, associati della Libera associazione artigiani (circa 400), genitori e alunni delle scuole e tutti gli utenti dei vari servizi e attività commerciali del centro – continuano – Vivrebbero la stessa condizione sfavorevole commercianti e artigiani che devono accedere al centro. Occorre inoltre valutare che si peggiorerebbe ulteriormente e irrimediabilmente il caos viabilistico e la qualità dell’aria nelle zone limitrofe alla ZTL dove già oggi la mobilità è difficoltosa ma gestibile con l’intervento della Polizia Urbana. Senza considerare poi che il periodo storico di recessione in cui ci troviamo, non evidenzia di certo il momento migliore per attuare simili cambiamenti”.

Le richieste delle associazioni

“Per tutte queste ragioni siamo a chiedere che venga mantenuto l’attuale perimetro della ZTL nella zona di Piazza Madeo, che venga mantenuto l’orario d’accesso e di chiusura attuale, che vangano mantenuti gli stalli a pagamento e a rotazione esistenti nella medesima zona e che venga prevista la possibilità per le imprese artigiane e di servizio di poter accedere nella ZTL per tutti gli interventi, in modo particolare quelli che rivestono carattere di urgenza e di pronto intervento, senza eccessivi aggravi di ordine burocratico”.

Queste le richieste delle associazioni di categoria che poi aggiungono:

“Con la consapevolezza che la ZTL di Crema, pur essendo presente da diversi anni ed attuata mediante la sola cartellonistica, non ha avuto gli esiti sperati, condividiamo con l’amministrazione la necessità di installare dei varchi elettronici che consentiranno di monitorare la situazione e di regolarizzarla in maniera definitiva, accettiamo che venga estesa 24/24H la ZTL nelle aree in cui attualmente è consentito un accesso a fasce orarie, esclusa la zona di piazza Madeo e proponiamo una rivisitazione della tariffazione relativa agli stalli a pagamento del centro storico al fine di prevedere una “tariffa agevolata” per le imprese chiamate ad operare all’interno della ZTL con interventi destinati a protrarsi per più di una giornata lavorativa”.

Chiesto un incontro

Un appello che non vuole restare fine a se stesso. Le associazioni, infatti, hanno allegato al documento anche la richiesta di un incontro urgente, in particolare con l’assessore Gramignoli, per poter dire la loro su una “rivoluzione” che andrà a influire sulla vita commerciale della città.

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