Settimana della Moda Donna: a Cremona 705 imprese di settore

Coinvolti 2.389 addetti. Lara Magoni: “Ora il Liceo del Made in Italy”.

Settimana della Moda Donna: a Cremona 705 imprese di settore
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Settimana della Moda Donna, Lombardia capitale internazionale di creatività. A Cremona 705 imprese di settore con 2.389 addetti, Lara Magoni: “Ora il Liceo del Made in Italy”

Settimana della Moda Donna: a Cremona 705 imprese di settore

E’ tutto pronto per la Settimana della Moda Donna, in programma a Milano dal 17 al 23 settembre 2019. Un settore, quello della moda, che vede il capoluogo meneghino e la Lombardia primeggiare a livello nazionale: dai dati forniti dalla Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi, tra produzione, commercio e design sono 33.283 le imprese attive in tutta la Lombardia, con 190.151 addetti ed un business di oltre 35 miliardi di euro all’anno. A fare la parte del leone, naturalmente, Milano, con 13.159 aziende e 92.155 addetti.

“I numeri confermano la centralità di Milano e della Lombardia nella moda e nel design a livello nazionale ed internazionale – sottolinea Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda -; la creatività trova il suo fulcro nella genialità e nel ‘saper fare artigiano’ di migliaia di designer, creatori, addetti ai lavori e stilisti che fanno grande la nostra Lombardia”.

I dati

Dopo Milano, in Lombardia ecco la provincia di Brescia, con 3.705 imprese del settore e 14.552 addetti. Cremona può contare su 705 imprese, con 2.389 addetti. In questa graduatoria, Bergamo è terza con 3.254 imprese e 17.830 addetti. Poi ecco Varese (3.168 aziende con 15.125 addetti), Como (2.445 aziende con 15.113 addetti) e Monza e Brianza (2.299 imprese e 8.857 addetti). A seguire: Mantova (1.723 aziende con 13.112 impiegati nei settori coinvolti), Pavia (1.263 aziende, 5.180 addetti), Lecco (798 imprese, 3.726 addetti), Sondrio (407 imprese, 1.121 addetti), Lodi (358 imprese, 991 impiegati).

Cremona e la sua provincia dimostrano di avere tutte le potenzialità per crescere in settori in grado di creare valore e produrre ricchezza – aggiunge Lara Magoni -. La moda, con le sue produzioni, il commercio e l’attività di design, continua a dar vita a numerose opportunità occupazionali, con importanti prospettive per il futuro”.

Un settore, dunque, che rappresenta “la linfa vitale dell’economia italiana. Ecco perché per preservare tanta competenza e preparare le future generazioni e ormai non più rinviabile la nascita di un ‘Liceo del Made in Italy’, in grado di formare le giovani leve alla cultura della moda e del design, eccellenze che ci invidiano nel mondo”, conclude Lara Magoni.

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