Impresa 4.0 | Quando la capacità degli artigiani italiani si incontra con il digitale

Confartigianato ospite di Netweek nella sede di Merate.

Pubblicato:
Aggiornato:

Impresa 4.0 raccontata da Confartigianato ospite del gruppo Netweek nella sede di Merate. L’incontro questa mattina, giovedì, con il presidente di Confartigianato Imprese, Giorgio Merletti ed il segretario generale di Confartigianato Imprese, Cesare Fumagalli, per raccontare la sfida degli artigiani ai tempi della globalizzazione.

Impresa 4.0 Netweek incontra Confartigianato

Questa mattina i vertici nazionali di Confartigianato Imprese si sono recati in visita alla sede del gruppo Netweek dove hanno incontrato i responsabili dell’azienda. Tema dell’incontro “Il saper fare artigiano e la sfida Impresa 4.0” in cui il direttore Giancarlo Ferrario ha dialogato con il presidente Merletti ed il segretario generale Fumagalli sullo stato delle imprese italiane nell’epoca della digitalizzazione e quale futuro si prospetta per gli artigiani italiani contro i grandi del mercato mondiale.

Il ruolo dell’innovazione tecnologica

Negli ultimi dieci anni si sono imposti due elementi che hanno concorso a cambiare il mondo del mercato: la globalizzazione e la digitalizzazione. Ma le imprese italiane a che punto sono nel campo dell’innovazione? La visione del futuro per Confartigianato è quella di instaurare una proficua dialettica tra la gloriosa storia del saper fare manuale dell’artigiano italiano e l’utilizzo di strumentazione digitale, quale elemento ormai imprescindibile. “Ci siamo interrogati a lungo su questo tema – ha detto il segretario generale Fumagalli – la nostra risposta è che le capacità, le competenze, le sensibilità e l’immateriale che sta dentro il portato storico delle aziende italiane, se incrociato con il digitale, può dare risultati meravigliosi”.

Il nuovo capitale umano

Se il mondo del mercato pare essere in continuo fermento e mutamento, non è così per le figure lavorative che si affacciano su di esso. Secondo recenti studi di Confartigianato, le imprese sarebbero pronte ad assumere 743.100 persone, ma hanno difficoltà a reperire certi profili professionali. “Quello che attualmente manca sono le competenze legate alla programmazione tecnologica – ha detto il presidente Merletti – così come mancano figure professionali tecniche, legate alla manualità”. Un problema legato alle difficoltà ormai decennali delle scuole di formazione professionale e mai affrontate, così come una concezione culturale che reputa i lavori manuali di serie B.

Decreto crescita, uno sguardo sul Governo

Ma cosa pensa Confartigianato del decreto crescita ideato dal Governo giallo-verde? “A noi sembra più un decreto omnibus perché raccoglie in sé interventi assai vari – ha detto Fumagalli – abbiamo trovato sia cose positive che interventi che non condividiamo. In special modo lo stallo del credito per i piccoli importi causato dall’aumento del costo industriale che le banche non concedono più ai nostri artigiani”. Contrario al salario minimo il presidente Merletti. “In Italia ci sono già tutti i contratti per categoria e basta applicarli – ha detto – contratti fatti, tra l’altro, da associazioni che hanno una lunga storia ed autorevolezza. Le leggi non mancano”.

 

 

 

Seguici sui nostri canali