Turismo: la Lombardia si conferma meta internazionale importante. E Cremona? ECCO I DATI

Cremona, con il suo territorio, risulta appannaggio dei turisti italiani con il 61,5% degli arrivi contro il 38,5% di stranieri.

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La Lombardia conferma, in tema di turismo, la sua vocazione internazionale. Lo dicono i dati Istat relativi al 2018, elaborati da Polis Lombardia, l’istituto regionale per il supporto alle politiche della Lombardia.

Turismo: la Lombardia meta internazionale

In base all’indagine, il trend è in costante crescita dal 2015, l’anno di Expo. Gli arrivi (che identificano il numero di clienti arrivati che hanno effettuato il check in nell’esercizio ricettivo nel periodo considerato) sono aumentati del 26,4%, ovvero di 3,5 milioni rispetto al 2013 e del 3,5%, cioè 575.000 rispetto al 2017.

“Dai laghi alle montagne, dalle città d’arte sino agli itinerari enogastronomici – ha detto l’assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, Lara Magoni – siamo in grado di presentare un ventaglio di offerte diversificate e capaci di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza del turista, sia nazionale che internazionale. La nostra regione vanta anche il maggior numero di siti Unesco, ben undici, e dimostra di poter ospitare nel migliore dei modi i grandi eventi internazionali.”.

Milano la più visitata. Sondrio quella che cresce di più

La città più visitata è sempre Milano che raggiunge quasi 7,8 milioni di arrivi avendo addirittura migliorato il traguardo del 2015 con Expo. Al secondo posto si conferma Brescia con quasi 2,8 milioni di turisti e al terzo Como con circa 1 milione e 400 mila visitatori. Buona anche la posizione di Sondrio che sfiora il milione di arrivi e supera i 3 milioni di pernottamenti piazzandosi per numero di arrivi al sesto posto dietro Bergamo e al quarto posto, dietro Milano, Brescia e Como per numero di presenze. Sondrio e’ la provincia che, nell’ultimo anno, ha registrato il maggior incremento del turismo con più  51,8%.

E Cremona?

Cremona, con il suo territorio, come quasi tutta la bassa Lombardia risulta appannaggio dei turisti italiani con il 61,5% degli arrivi contro il 38,5% di stranieri. Sul fronte della ricettività, la provincia di Cremona ha registrato una contrazione dell'offerta alberghiera del 6,8% nel biennio 2018/2017 e del 4,7% nel triennio 2018/2015. Al contrario, il comparto extralberghiero è cresciuto del 22,0% nel biennio 2018/2017 e del 88,0% nel triennio 2018/2015.

In tema di disponibilità di posti letto, Cremona è in fondo alla classifica della Lombardia attestandosi a 5,6 posti letto ogni 1.000 residenti. Quanto alla dimensione della ricettività alberghiera, Cremona ha 52 posti letto in media per gli alberghi e solo 8 posti letto in media nel settore extralberghiero, il dato più basso a livello regionale.

Più che raddoppiata in tre anni, secondo la ricerca di PoliS, la disponibilià di case e alloggi per vacanze: se nel 2015 erano censite 32 unità per un totale di 321 posti letto, nel 2018 sono diventate 147 per un totale di 705 posti letto, con una variazione di 115 unità in più e 384 posti letto.

Positivo il dato della durata media del soggiorno che a Cremona si attesta a 3,79 giorni, leggermente più alto della media della Lombardia che è di 3,64 giorni.

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