Trovato morto in carcere, alcoltellò la ex convivente

L’uomo era detenuto alla casa circondariale di Cremona da oltre un anno. Il decesso risale a giovedì scorso.

Trovato morto in carcere, alcoltellò la ex convivente
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Trovato morto in carcere, Konstantin Kossitsov, il 39enne russo che l’anno scorso accoltellò la ex convivente.

Trovato morto in carcere

Konstantin Kossitsov, il 39enne russo che la sera dell’8 marzo 2017 accoltellò al volto la sua ex convivente Francesca Cadioli, 34 anni, è stato trovato privo di vita nella sua cella del carcere di Cremona dove era detenuto da più un anno. Il decesso risale alla tarda serata di giovedì scorso ma solo ora ne sono state date le generalità.

Le possibili cause del decesso

Attualmente nessuna pista viene esclusa, dal malore, al suicidio, alla morte violenta. Tra le ipotesi anche quella secondo cui l’uomo sia morto per overdose, dopo aver inalato gas nel tentativo di sballarsi. La procura di Cremona ha aperto un’inchiesta e ordinato un’autopsia che dovrà chiarire le cause del decesso.

I fatti

Konstantin Kossitsov era finito in carcere dopo l’aggressione a casa della sua ex convivente, Francesca Cadioli. Il fatto era avvenuto la sera dell’8 marzo 2017. Il 39enne si era presentato nell’abitazione della compagna, in via dei caduti in località Frassine a Mantova e l’aveva aggredita colpendola con una coltellata al volto. La giovane era stata trovata ancora con la lama conficcata nell’occhio destro. Per diverse settimane è rimasta tra la vita e la morte. Kossitsov, invece, si era barricato in una stanza con la figlia, che allora aveva due anni, e aveva cercato di togliersi la vita accoltellandosi al petto. Ricoverato in rianimazione era stato poi arrestato e portato in carcere, dove era in attesa del processo fissato per il prossimo 11 luglio. Francesca Cadioli, uscita miracolosamente da quell’aggressione, sta affrontando un lungo percorso di riabilitazione. La bimba, invece, è attualmente affidata ai nonni materni.

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