Dopo la rissa, girano un video su Instagram minacciando di vendicare gli amici arrestati

Due gruppi di giovani Sikh si erano fronteggiati a suon di cinghiate e braccialettate sul piazzale delle corriere.

Dopo la rissa, girano un video su Instagram minacciando di vendicare gli amici arrestati
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Girano un video su Instagram minacciando di vendicare gli amici arrestati dai Carabinieri, dopo la rissa sul piazzale delle corriere avvenuta lo scorso mese di febbraio tra due gruppi di giovani di Sikh.

Girano un video su Instagram minacciando di vendicare gli amici arrestati

A seguito di approfondimenti d’indagine per la rissa avvenuta il 22 febbraio scorso 2019, nel piazzale delle corriere di via Dante quando due gruppi di giovani Sikh, uno proveniente dal cremonese e l’altro dal piacentino/lodigiano, per banali motivi di rivalità giovanile, si diedero appuntamento attraverso i social network per scontrarsi davanti a centinaia di studenti in quel momento presenti per l’orario di uscita dei vicini istituti scolastici e per cui furono arrestati 4 dei partecipanti, nei giorni scorsi, a Camairago (LO), Cortemaggiore (PC) e Bertonico (LO), i Carabinieri della Compagnia di Cremona congiuntamente militari stazioni competenti territorialmente, hanno dato esecuzione ad una misura misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla p.g. per due volte al giorno, in relazione al reato di rissa aggravata, nei confronti di:

• S.A., nato in India cl. 1994, residente a Camairago (LO);

• S.S., nato in India cl. 2000, residente a Cortemaggiore (PC);

• B.K., nato in India cl. 1999, residente in Germania, ma di fatto domiciliato a Bertonico (LO).

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Il video

Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale di Cremona in quanto, tutti indagati con gli altri 4 soggetti arrestati per la citata rissa, sono risultati essere gli autori di un video live mediante il profilo del social network “Istagram” con nickname riconducibili ad uno degli indagati, in cui i tre soggetti già fermati nel corso della rissa, nei giorni successivi ai fatti accaduti, in lingua “punjabi”, si vantavano di aver preso parte alla stessa rissa, di aver picchiato dei ragazzi davanti alla Caserma dei  Carabinieri, schernendo le Forze di Polizia in generale ed  annunciando di volersi vendicare per i loro amici arrestati, senza alcun timore per le eventuali ripercussioni giudiziarie. Nel corso del video i tre giovani dopo essersi vantati definendosi “delinquenti” minacciavano di essere in possesso di una pistola che avrebbero potuto utilizzare.

La pistola

Pertanto su delega dell’A.G. di Cremona, i Carabinieri dopo aver identificato i giovani e aver individuato le rispettive abitazioni, nelle province di Lodi e Piacenza, hanno proceduto a delle perquisizioni che hanno permesso di rinvenire presso l’abitazione di S.A. una replica fedele della pistola semiautomatica modello 92/98 Beretta, comprensiva di caricatore a salve e priva del previsto tappo rosso. All’interno di un’autovettura BMW nelle sue disponibilità, invece si è trovata una munizione a salve a dimostrazione del fatto che il medesimo effettivamente era solito circolare con la pistola.

Aggressivi e spavaldi

Il GIP di Cremona per l’emissione della citata misura cautelare, ha evidenziato in primo luogo le modalità della condotta perpetrata dagli indagati che per risolvere questioni di poco conto hanno ritenuto necessario darsi apposito appuntamento con il chiaro proposito di farsi giustizia da sé, peraltro in luogo che, anche in ragione dell’orario è abitualmente frequentato da studenti di varie età anch’essi in tal modo messi in una situazione di pericolo. Modalità che hanno indotto a ritenere che l’azione sia stata affatto occasionale, ma pianificata e che gli stessi non abbiano freni inibitori ai propri istinti e poter quindi commettere ulteriori agiti aggressivi, peraltro esplicitamente minacciati nel video. Video in cui viene messa in risalto l’indole particolarmente aggressiva ed oltremodo spavalda, laddove i tre giovani si fanno scherzo delle Forze dell’Ordine dimostrando così di non riconoscerne minimamente l’autorità.

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