Turismo in provincia di Cremona: aumentano visitatori e strutture ricettive

Più arrivi e pernottamenti. Invariata la permanenza media a 1,7 giorni.

Turismo in provincia di Cremona: aumentano visitatori e strutture ricettive
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Turismo in provincia di Cremona: aumentano le strutture ricettive ed i visitatori (più arrivi e pernottamenti). Invariata la permanenza media a 1,7 giorni

Turismo in provincia di Cremona

L’Ufficio Statistica della Provincia di Cremona ha realizzato il “Rapporto sul turismo in provincia” per l’Anno 2018. Nel rapporto vengono elaborati i dati raccolti da fonti diverse: strutture ricettive, musei, Infopoint, per dare un’immagine il più possibile completa del turismo cremonese.

Più strutture ricettive e visitatori

Tra i dati più rilevanti l’aumento delle strutture ricettive (+18 rispetto all’anno precedente) ed i visitatori (arrivi pari ad un +7% e pernottamenti+5%). Invariata la permanenza media a 1,7 giorni.

Per quanto concerne gli “arrivi”, nel 2018 i clienti arrivati nelle strutture ricettive provinciali sono 221.891, il 61% sono italiani (136.310) ed il 39% stranieri (85.581). Rispetto al 2017 si sono registrati 13.926 clienti in più (+ 7%). Anche i pernottamenti nel 2018 sono complessivamente aumentati del 5%, un aumento dovuto soprattutto ai cittadini stranieri (+12%). Rispetto al 2017, a fronte di un aumento complessivo degli arrivi del 7%, i clienti italiani sono aumentati del 3% (+4.166) e quelli stranieri del 13% (+ 9.760).

Sempre in tale contesto, per quanto attiene alla nazionalità, i clienti stranieri provengono per la maggior parte dalla Cina (34.342 persone, il 40%) e, a seguire, dalla Germania (9%) e dalla Francia (8%). E’ doveroso precisare che il 74% dei clienti cinesi registrati a livello provinciale, hanno soggiornato una sola notte in una struttura del casalasco utilizzata come tappa intermedia per viaggi organizzati in Italia o in Europa.

Nella città di Cremona nell’anno 2018, gli arrivi sono aumentati complessivamente del 19% ed i pernottamenti del 14%. In particolare, i clienti di nazionalità italiana sono aumentati del 15% e quelli stranieri del 27%. (+5.436 unità e +6.172). (cfr. - Ufficio Stampa Provincia di Cremona).

Consistenza delle strutture ricettive provinciali

Nel mese di dicembre 2018 le strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere della provincia di Cremona sono 249 (18 in più rispetto allo scorso anno), con 3.998 posti letto e 1.956 camere. In generale i posti letto sono in media 16 per struttura.

Nel dettaglio:

 Le strutture alberghiere sono 41 (2 in meno dello scorso anno), con 2.138 posti letto e 1.148 camere; rappresentano il 16% delle strutture ricettive e coprono il 53% dell’offerta provinciale di posti letto (52 posti letto in media per struttura)

 Le strutture extra-alberghiere sono 208 (20 in più rispetto allo scorso anno), con 1.860 posti letto e 808 camere; rappresentano l’84% delle strutture ricettive e coprono il 47% dell’offerta provinciale di posti letto (9 posti letto in media per struttura).

Strutture alberghiere

Nel dicembre 2018 le 41 strutture alberghiere provinciali risultano concentrate soprattutto nel segmento dei 3 stelle (19 strutture, il 46% del totale) e dei 4 stelle (14 alberghi, il 34% del totale). Gli alberghi a 1 e 2 stelle (con 3 strutture ognuno), rappresentano rispettivamente il 7% del totale e le 2 residenze turistico alberghiere, il 5%.

Strutture extra-alberghiere

Nel dicembre 2018 l’offerta extra-alberghiera rappresenta l’84% dell’offerta complessiva provinciale con 208 strutture, di cui: 74 case e appartamenti per vacanze non gestiti in forma imprenditoriale (classificati dall’ISTAT come “Altri alloggi privati”), 59 Bed & Breakfast, 33 agriturismi, 16 foresterie lombarde, 10 case/appartamenti vacanze, 8 locande, (le ultime tre tipologie di strutture sono classificate dall’ISTAT come alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale), 5 ostelli, 2 case per ferie ed 1 campeggio.

Strutture ricettive dal 2014 al 2018

Dal 2017 al 2018 le strutture ricettive sono complessivamente aumentate di 18 unità: sono diminuite le strutture alberghiere di 2 unità e sono aumentate di 20 unità quelle extra-alberghiere. I posti letto sono diminuiti complessivamente di 62: sono calati di 140 i posti letto nelle strutture alberghiere e sono aumentati di 78 quelli delle strutture extra-alberghiere.

Negli ultimi 5 anni le strutture sono aumentate di 89 unità (+90 strutture extra-alberghiere e –1 albergo), quasi tutte case e appartamenti per vacanze non gestiti in forma imprenditoriale (definiti dall’ISTAT come “altri alloggi privati”).

Flussi turistici dal 2009 al 2018

Nell’ultimo anno nelle strutture ricettive provinciali si è rilevato un aumento sia negli arrivi (+13.926, +7%) che nei pernottamenti (+18.576, +5%), che prosegue il trend di crescita degli ultimi anni.

Flussi turistici nelle strutture ricettive provinciali - 2018

Nel 2018 i clienti registrati negli esercizi ricettivi provinciali sono 221.891 ed hanno generato 380.185 pernottamenti, per una permanenza media di 1,7 giorni. I clienti che si sono rivolti alle strutture alberghiere sono l’87% (192.806) mentre il 13% (29.085) si è rivolto alle strutture extra-alberghiere.

Se si considerano i pernottamenti la percentuale cambia leggermente: sono sempre maggiori i pernottamenti nelle strutture alberghiere (290.221), rispetto a quelli nelle strutture extra-alberghiere (89.964), ma la percentuale si riduce al 76% per gli alberghi e sale al 24% per le altre strutture.

I mesi in cui si registrano più arrivi e pernottamenti sono quelli primaverili e autunnali. Maggio è in assoluto il mese in cui sono stati registrati più arrivi e pernottamenti, seguito da settembre e ottobre. I mesi in cui si sono registrati meno arrivi e pernottamenti sono invece quelli invernali (dicembre, gennaio e febbraio).

Stato estero e regione italiana di provenienza

Nel 2018, il 61% dei clienti registrati nelle strutture ricettive provinciali sono italiani e il 39% stranieri. I clienti stranieri provengono per la maggior parte dalla Cina (34.342 persone, il 40%) e, a seguire, dalla Germania (9%) e dalla Francia (8%). Degne di nota le informazioni per l’accesso ai musei, le motivazioni di visita al capoluogo, i trend dei flussi nel Cremasco e Casalasco che si possono recepire nello studio.

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