Senzatetto al gelo: Cremona si organizza per gestire l'allarme

Un potenziamento extra ordinario rispetto alla normale rete di aiuto è stato effettuato a Cremona: ecco come ci si è mossi per gestire il gelo che rischia di essere fatale per molti senzatetto.

Senzatetto al gelo: Cremona si organizza per gestire l'allarme
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Senzatetto al gelo, una storia che si ripete ogni inverno, ma questi giorni rischiano di essere fatali per chi vive in strada: ecco come si è organizzata Cremona per gestire l'emergenza.

Senzatetto al gelo: Cremona si organizza per l'emergenza extra ordinaria

Stanotte sarà, secondo le previsioni meteo, una delle più gelide - se non la più gelida - d'inverno. Inevitabile che il pensiero corra a chi non ha una casa dove rifugiarsi in questi giorni in cui le temperature si sono fatte siberiane. Come se no bastasse, a complicare il quadro, si attendono copiose nevicate da giovedì. Cremona - come tutti i comuni del Nord Italia in cui si registra l'allarme gelo - si trova a fare i conti con la tutela dei senzatetto che frequentano il territorio. La prima persona che abbiamo sentito, per comprendere come ci si sta muovendo nella gestione dell'emergenza, è stato Don Antonio Pezzetti, direttore Casa dell’Accoglienza Cremona. "Domenica sera c'erano cinque persone da noi, ieri sera soltanto due. Tre di loro non si sono viste la notte scorsa. Ieri c'erano dei posti liberi" chi ha spiegato il prete. Quella che apparentemente potrebbe sembrare una notizia preoccupante in realtà, scavando più a fondo, si conferma essere un dato positivo.

Accordo tra Comune di Cremona, Caritas Diocesana e Cooperativa Bessimo

Il Comune di Cremona ci ha spiegato che a seguito di una riunione tenutasi ieri si è deciso - in accordo con la Caritas Diocesana e la Cooperativa Bessimo - di fronteggiare l'emergenza gelo rafforzando la collaborazione fra questi enti e provvedendo a ricavare nuovi spazi provvisori che garantiscano l'accoglienza adeguata a tutti i senzatetto. E' la Cooperativa Bessimo che sta gestendo la logistica in termini pratici, in questi giorni di gelo siberiano. Raggiunta telefonicamente dalla nostra redazione, Alessandra Lomini ci ha spiegato: "A supporto delle normali procedure abbiamo potenziato la rete; dalle mappature congiunte a livello territoriale - per esempio - è emerso che alcune persone dormivano sui vagoni abbandonati dei treni. Siamo riusciti a ricavare 15 posti letto in più, fondamentali per fronteggiare l'allarme gelo."

Anche i più reticenti si sono arresi

La Lomini ci conferma che l'eccezionalità del freddo che si è abbattuto sul Cremonese è riuscita a far scendere a più miti consigli anche coloro che più difficilmente accettano aiuti e accoglienza: "La notte appena trascorsa uno dei clochard che è sempre stato particolarmente resistente agli aiuti ha accettato di trascorrere la notte presso il nostro rifugio. Sono arrivate anche tre persone dai treni. Altri, invece, hanno accettato l'ospitalità offerta loro da amici che dispongono almeno di un tetto sulla testa".

Allertati anche Croce Rossa e Polizia Municipale

Stanotte la Croce Rossa e la Polizia municipale pattuglieranno le strade, tutte le forze in gioco collaboreranno allo scopo di avvisarsi vicendevolmente in caso di necessità. A tal proposito il Comune di Cremona fa appello al senso civico dei suoi cittadini diffondendo i numeri utili da contattare nel caso ci si imbattesse in persone in difficoltà.

Quanta necessità c'è sul territorio Cremonese?

Abbiamo infine chiesto alla Lomini di aggiornarci sull'attuale situazione dei senza fissa dimora sul territorio cremonese. "Partiamo dal presupposto che non si tratta di una città metropolitana, tenendo presente le sue dimensioni ridotte rispetto a Milano, possiamo comunque confermare che la richiesta c'è. Per esempio abbiamo una quindicina di persone itineranti che riusciamo ad aiutare grazie alla rete di collaborazione istituita con le varie province".

 

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