Nuovo pronto soccorso pediatrico: presentato il progetto

Grazie all’associazione Giorgio Conti l’ospedale di Cremona sempre più amico dei bambini.

Nuovo pronto soccorso pediatrico: presentato il progetto
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Nuovo pronto soccorso pediatrico: un dono alla città, dall’Associazione Giorgio Conti, che rende l’Ospedale di Cremona sempre più amico dei bambini.

Nuovo pronto soccorso pediatrico

Si è svolta ieri mattina la presentazione del progetto per la realizzazione del nuovo Pronto Soccorso pediatrico dell’Ospedale di Cremona. Il progetto è sostenuto e reso possibile dalla generosa donazione dell’Associazione Giorgio Conti Onlus che nel 2018 celebra i 30 anni dalla fondazione.

Sono intervenuti: Camillo Rossi (Direttore Generale ASST di Cremona), Gianluca Galimberti (Sindaco di Cremona), Claudio Cavalli (Direttore UO Pediatria Aziendale), Adriana Rinaldi (Presidente Associazione Giorgio Conti Onlus), Federico Fasani (Architetto e autore del progetto), Giovanni Fasani (Associazione Giorgio Conti Onlus).

Tre diverse macroaree

Un progetto ambizioso, bellissimo e funzionale che riqualifica in modo fiabesco gli ambienti sottostanti il reparto di Pediatria. Una superficie di circa 300 metri quadrati che verrà organizzata in tre diverse macroaree:

1. Area ingresso e accoglienza
Gli spazi dedicati ad ingresso, accettazione e attesa sono stati pensati come un parco giochi abitato da alberi e da tre casette di legno interattive: una per i libri, una per creare, una per disegnare.

2. Area visita e osservazione breve
Il nuovo Pronto Soccorso sarà dotato di 1 spazio per il Triage (accettazione e assegnazione codice di gravità), 1 sala visita, 2 stanze di osservazione, 1 stanza di osservazione con possibilità di isolamento. Gli arredi sono stati pensati per i bambini: la sala visita, ad esempio, avrà una libreria composta da tante case di legno, il cui skyline rappresenta la città di Cremona.

3. Area tecnica
Spazi dedicati al personale sanitario.

“Ringrazio l’Associazione Giorgio Conti per questo regalo meraviglioso - ha affermato Camillo Rossi - Direttore Generale dell’ASST di Cremona. Un autentico dono alla città che rende l’Ospedale di Cremona ancora più amico dei bambini.”

“Il nuovo Pronto Soccorso pediatrico - ha continuato Rossi - sarà anzitutto un luogo rispettoso delle esigenze dei piccoli pazienti e delle loro famiglie; uno spazio concepito come un luogo ludico, “immerso nella natura”, per cercare di rendere meno traumatico l’impatto che una struttura sanitaria può avere sui bambini. Sotto il profilo funzionale e organizzativo il miglioramento è decisamente significativo. Attualmente il Pronto Soccorso pediatrico è ubicato all’interno del reparto di Pediatria in uno spazio un po’ sacrificato. Il Pronto Soccorso del futuro, invece, sarà dotato di ambienti specifici dedicati all’accoglienza, al Triage, alla visita e all’osservazione breve. Sono previste tre postazioni letto con stanze dedicate, una delle quali attrezzata per l’isolamento e dotata di zona filtro.”

“Tutto questo – conclude Rossi – favorirà il lavoro degli operatori, lo svolgimento delle attività di primo soccorso e cura. Migliorano la logistica e tutti gli aspetti di comfort e privacy. Il risultato è frutto di un accurato lavoro di progettazione realizzato dell’architetto Federico Fasani che, in collaborazione con il nostro Ufficio Tecnico, ha valutato le migliori possibilità di intervento e riqualificazione degli ambienti.”

foto di gruppo
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La presentazione del progetto - i relatori
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Sala d'aspetto
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Sala visite
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“Questo progetto - ha spiegato Adriana Rinaldi, Presidente dell’Associazione Giorgio Conti - nasce dal desiderio di lasciare una traccia concreta e fruibile dentro la Città. Quest’anno la nostra Associazione compie trent’anni, un tempo di attività intensa durante il quale centinaia di bambini sono stati aiutati ad avere una vita normale. Tengo molto a precisare che i risultati conseguiti dalla Giorgio Conti sono frutto delle moltissime donazioni che abbiamo ricevuto. Ci sembrava bello in occasione del nostro trentesimo compleanno restituire qualcosa di utile all’intera comunità.”

Nel 2018, 10% di accessi in più

Il Pronto Soccorso pediatrico - ha spiegato Claudio Cavalli, Direttore dell’UO di Pediatria Aziendale - è anzitutto un luogo di accoglienza, dove deporre ansie e paure quando un bambino non sta bene. Al tempo stesso, per la nostra Azienda, il Pronto Soccorso Pediatrico, essendo un servizio ad accesso diretto per bambini e adolescenti dai 0 ai 16 anni, è una ‘finestra aperta sulla città’, concetto che l’architetto Federico Fasani ha ben sviluppato attraverso l’ambientazione che ha saputo ricreare.”

“Nel 2018 – ha continuato Cavalli – gli accessi al Pronto Soccorso pediatrico hanno registrato un incremento superiore al 10%: la tendenza indica che entro fine anno, il numero di bambini che si saranno rivolti alla nostra struttura sarà superiore a 10.000.”

“Un dato che è stato tenuto in considerazione a livello progettuale per lo sviluppo di un’area di 300 metri quadrati circa. Il nuovo Pronto Soccorso pediatrico sarà caratterizzato da spazi pensati ad hoc, come l’Osservazione Breve, dove le due stanze di degenza permetteranno sia di fornire l’assistenza specialistica fin da subito, poco prima di essere ricoverati, sia di avviare cure risolutive senza dover ricorrere al ricovero. Non solo. Il sistema di videosorveglianza a circuito chiuso offrirà maggior garanzia in termini di sicurezza e sorveglianza dei piccoli pazienti.”

“Tutti elementi questi, che sono convinto favoriranno un approccio più disteso, razionale e tranquillizzante alle problematiche di ogni bambino o ragazzo che si rivolgerà alla nostra Unità di Pediatria – ha concluso Cavalli. Questo accadrà grazie al bellissimo progetto messo in opera dalla generosità dell’Associazione Giorgio Conti ed al supporto dell’architetto Fasani, nonché della Direzione Strategica. Cremona disporrà così di un servizio moderno e decisamente migliorativo per il quale mi sento di garantire, da parte dello lo Staff medico ed infermieristico da me diretto, il massimo impegno per essere sempre più performanti rispetto alle necessità dei nostri pazienti e delle loro famiglie.”

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