Futuro dell'Ospedale di Cremona: Rossi e Galimberti prospettive comuni

In mattinata si è svolto un incontro tra ASST di Cremona e Comune di Cremona.

Futuro dell'Ospedale di Cremona: Rossi e Galimberti prospettive comuni
Pubblicato:
Aggiornato:

Giuseppe Rossi e Gianluca Galimberti a confronto per condividere visioni e prospettive sul futuro della Sanità Cremonese. Ad emergere è stata la necessità di lavorare sempre di più insieme per favorire al massimo l’integrazione fra ospedale e servizi territoriali. In tal senso, è stato giudicato positivo l’esito dei percorsi già intrapresi: dimissioni protette e attivazioni del punto unico di accesso di via Bonomelli. Un’esperienza da replicare in altre aree della Città.

Sanità cremonese, Rossi e Galimberti prospettive comuni

Lungo e proficuo confronto in mattinata fra il Direttore Generale dell’ASST di Cremona, Giuseppe Rossi, il Sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, l’Assessore alle Politiche Sociali e della Fragilità, Rosita Viola, e il Direttore Amministrativo dell’ASST di Cremona, Gianluca Bracchi.

Al centro dell’incontro la volontà di continuare il dialogo fra istituzioni, nel rispetto della reciprocità dei ruoli, per condividere e costruire in prospettiva il futuro dell’Ospedale di Cremona e dei Servizi Territoriali. Un tema che il Sindaco ha definito “talmente importante da meritare costante attenzione”.

I temi trattati

Moltissimi gli argomenti trattati in modo pragmatico e costruttivo con l’intenzione di pensare a soluzioni condivise che tengano realmente conto delle esigenze sanitarie e socio-assistenziali delle persone di questo territorio.

In concreto si è parlato di riorganizzazione ospedaliera, di selezione della classe dirigente, di intensità di cura; dell’importanza di differenziazione dei percorsi emergenza/urgenza dai percorsi di elezione (attività programmate), di appropriatezza delle prestazioni erogate. Si è discusso anche di potenziamento delle collaborazioni in ambito socio sanitario, una vera risorsa per fronteggiare alcune questioni salienti del nostro tempo in tema di fragilità (ad esempio neuropsichiatria infantile, residenzialità leggera per la salute mentale, cronicità).

L’incontro si è concluso con un nuovo appuntamento per l’autunno. Questa modalità di scambio periodico fra le istituzioni favorisce il confronto fra percezioni e dati di fatto, alimenta la conoscenza allargata della realtà locale e consente ad ASST e Comune di Cremona sia di approfondire, di volta in volta, le problematiche emergenti sia di agire concretamente insieme.

Ospedale di Cremona, quale futuro

La visione della Direzione Strategica sul futuro dell’Ospedale di Cremona pone al centro alcune questioni essenziali. “Anzitutto l’organizzazione deve crescere insieme - ha spiegato Rossi. Questo significa che tutte le specialità devono avere pari opportunità di miglioramento e devono essere coinvolte nella strategia aziendale. Altro aspetto cruciale è l’organizzazione separata dei percorsi di urgenza/emergenza e di elezione (attività programmate). Questo consentirebbe di dare risposte tempestive a chi ha davvero un bisogno immediato. In modo complementare - ha continuato Rossi - penso a un ospedale dove l’appropriatezza è un valore assoluto: è lo specialista a dover prescrivere e soprattutto prenotare la prestazione per il paziente, applicando così una vera presa in carico. Ci vorrà tempo, ma questa è la strada da intraprendere sia per aumentare la qualità complessiva dell’attività sia per accogliere e curare i nostri utenti.”

“Altro fattore determinante per disegnare un ospedale contemporaneo è l’applicazione del modello per Intensità di Cura, alla cui base - ha spiegato Rossi - c’è un’organizzazione che ragiona e agisce sulla base della complessità clinica del paziente (Medicina d’Urgenza, Area Sub Intensiva e Area Intensiva), una logica che supera la visione del singolo reparto e della singola specialità.”

Avvicendamento primari: pronti con le sostituzioni

Rispetto alla preoccupazione manifestata dal Sindaco per i primariati rimasti scoperti di recente (Ortopedia e Neurologia) Rossi ha risposto in modo rassicurante.

“L’avvicendamento dei primari non è di per sé un fatto negativo. Il 2 agosto ci sarà il concorso per la sostituzione del primario di Ortopedia ed è già pronta una graduatoria da cui attingere per sostituire i quattro medici ortopedici in dimissione (2 a luglio, 2 a settembre). Diverso è per il primario di Neurologia. La dottoressa Maria Sessa attualmente è in aspettativa dopo aver vinto un concorso presso l’ASST di Bergamo (Ospedale Papa Giovanni XXIII). Non appena le sue dimissioni verranno formalizzate bandiremo il concorso per la sostituzione. A metà settembre, inoltre, arriverà il nuovo Direttore di Cardiologia, Gian Battista Danzi. Un professionista che vanta una lunga esperienza dirigenziale presso alcune delle strutture più importanti della Lombardia (Fondazione IRCCS Cà Granda, Ospedale Policlinico Maggiore di Milano).

LEGGI ANCHE>> Ospedale di Cremona: sei i medici che lasciano per motivi personali

Dimissioni protette e punti di prossimità: esperienze positive

Obiettivo dell’incontro di stamattina anche la collaborazione fra ASST e Comune in ambito socio-sanitario: “collaborazione già avviata con esiti positivi, da continuare e affinare insieme” - ha precisato l’Assessore Viola, riconoscendo un miglioramento significativo del percorso delle dimissioni protette dall’ospedale alle strutture residenziali - “oggi più strutturato e rispettoso delle esigenze reali delle persone, soprattutto delle persone fragili.”

Altra esperienza positiva è rappresentata dal Punto Unico di Accesso di Via Bonomelli (Civico 81), esito di un proficuo e intenso lavoro svolto in rete con il Comune di Cremona e il privato sociale. “L’attivazione del Punto Unico - ha spiegato Rossi - risponde ad un nuovo modello di sanità a misura di persona, all’interno del quale sono i servizi e i professionisti a spostarsi in prossimità dei cittadini e dei loro bisogni. Non a caso abbiamo deciso di attivare un Punto Prelievi in questo stesso luogo, contestualmente ai servizi di Cremona Welfare e accanto a uno studio associato di medici di medicina generale. Ciò per offrire nuove e più congeniali possibilità di fruizione agli utenti.”

TORNA ALLA HOME PER TUTTE LE ALTRE NOTIZIE

Seguici sui nostri canali