Acqua di Chiara Ferragni arriva in Parlamento: interrogazione da senatore bresciano

Non accenna a placarsi il caso che ha coinvolto la celebre fashion blogger.

Acqua di Chiara Ferragni arriva in Parlamento: interrogazione da senatore bresciano
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Acqua di Chiara Ferragni: la polemica sulle bottigliette di Evian vendute a 8 euro, brandizzate dalla celebre influencer cremonese, sta assumendo contorni biblici.

Acqua di Chiara Ferragni

L'ultimo capitolo della querelle inerente l'acqua di lusso Evian brandizzata Ferragni lo riporta Bresciasettgiorni. Il senatore Gianpietro Maffoni ha presentato in Parlamento un’interrogazione motivando con queste parole l'azione intrapresa.

Lo scandalo dopo quasi due anni

Nel 2017 la celebre influencer ha realizzato – in collaborazione con acqua Evian, notoriamente un brand tutt’altro che a buon mercato – una serie limitata di bottigliette dal design brandizzato con il suo logo. Mezzo litro di acqua è stato commercializzato al prezzo di 8 euro. Qualche internauta, pochi giorni fa, ha scovato la notizia e reso nota la propria indignazione sul web provocando un "effetto valanga". In molti, infatti, hanno gridato allo scandalo scomodando immagini di bambini assetati in luoghi meno fortunati del globo.

Codacons e Fedez

A cercare di placare lo tsunami è intervenuto anche Fedez, marito della cremonese, che ha dapprima ironizzato proponendo una banana brandizzata Ferragni al prezzo di 25 euro e, successivamente, incalzato il Codacons che ha a propria volta espresso il proprio disappunto. Il presidente dell'associazione consumatori Carlo Rienzi è intervenuto nella vicenda minacciando azioni contro la Ferragni: “Far salire il prezzo di un bene essenziale come l’acqua a 8 euro a bottiglietta apre la porta a pericolosi andamenti di listini, una pratica a nostro avviso scorretta”. Pronta la risposta del rapper: “Caro Presidente del Codacons mi domando…ma voi vigilate guardando le tendenze di Twitter? No perché ci sono acque da 8 euro in commercio da anni…Sicuro di voler fare la caccia alle streghe?”. Il prossimo step, alla luce degli ultimi aggiornamenti, pare essere il Parlamento.

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